Ammirare Roma dal cielo, ossia dalla terrazza del Vittoriano, è un’emozione unica, un’esperienza imprescindibile per poter comprendere la Storia – e la Grande Bellezza – della nostra Capitale d’Italia.
Dopo il 1871- spostata la Capitale del Regno Sabaudo da Firenze a Roma -, per creare un simbolo storico che potesse unire visivamente il neo Regno, si decise di innalzare il Monumento Nazionale a Vittorio Emanuele II di Savoia (1820-1878), definito anche Altare della Patria.
Dopo vari progetti scartati ed aspri dibattiti sulla scelta del luogo, l’architetto marchigiano Giuseppe Sacconi (1854-1905) vinse il concorso internazionale per tale monumento, presentando un modello che richiamava l’antico Altare di Pergamo (Asia Minore, II sec. a.C.). L’autore si occupò di ogni minimo dettaglio – dalle decorazioni, ai problemi costruttivi causati dal sottosuolo del Colle Capitolino -, a tal punto che il suo studio si trovava proprio all’interno del monumento in costruzione.
Ma…come mai venne scelto il marmo botticino, piuttosto che il travertino, materiale tanto utilizzato a Roma già in epoca romana e piu’ facile da reperire?
Perché si scelse di demolire gran parte del Campidoglio per far spazio a tale “macchina da scrivere”, come venne definito, il Vittoriano?
Come viene aperta la pesante cancellata in ghisa che delimita la scalinata d’accesso?
Di impronta neoclassica ed eclettica, il Vittoriano rappresentava la ricerca di uno stile nazionale, riprendendo i temi del Rinascimento italiano e del neo Liberty europeo. La Terza Roma sarebbe dovuta essere il naturale e cronologico proseguimento della cosiddetta “Roma dei Cesari e Roma dei Papi”. Progettato come un moderno foro (=agorà greca) su tre livelli ed ornato di un maestoso portico colonnato, il Vittoriano domina, ancora oggi, piazza Venezia, inserendosi a merito nello skyline della Capitale.
Ed è così che i lavori iniziarono nel 1885, per concludersi nel 1935, anche se nel 1911- per celebrare i primi cinquanta anni dell’Unità d’Italia – il monumento era stato aperto al pubblico. Dal 1921, poi, lo stesso Altare della Patria custodisce il corpo del Milite Ignoto, elemento che ha accentuato il ruolo di simbolo dell’identità nazionale. Ogni anno, infatti, il Presidente della Repubblica Italiana rende omaggio al sacello del Milite ignoto in occasione di quattro ricorrenze italiane.
Ma…come avvenne la scelta del Milite Ignoto e il trasporto della relativa salma dalla basilica di Aquileia (Friuli) a Roma?
Dopo aver visitato la sezione del Museo del Risorgimento – luogo di Storia e Cultura, fondamentale per poter conoscere e comprendere la nostra Repubblica Italiana – avremo l’occasione di poter salire, utilizzando ascensori panoramici, sulle Terrazze delle Quadrighe per ammirare…Roma dal Cielo! La nostra visuale, infatti, potrà spaziare a 360° dall’Anfiteatro Flavio alla cupola di San Pietro in Vaticano!
Si può ammirare tale meraviglia in uno dei miei seguenti tour:
https://touraroma.it/roma-in-48-ore/
https://touraroma.it/roma-in-un-giorno/
https://touraroma.it/exclusive-tour/
QUANDO – COME- DOVE
- DOMENICA 2 FEBBRAIO ORE 10.30
- appuntamento a sinistra dell’Altare della Patria
- disponibilità massimo 25 partecipanti
- durata delle visita circa 2 h
- prenotazione entro il 27 gennaio tramite tizianaguidaroma@libero.it, oppure whatsapp 3387520819
- contributo guida e noleggio radio monouso: euro 15.00 a persona
- no pet frendly
- causa presenza numerose scalinate, non adatto a persone con difficoltà motoria (PDM) e/o con ausili per la deambulazione
- presente caffetteria in terrazza
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