Nella Vienna di inizio Novecento Gustav Klimt dipinge soprattutto le sue donne ammaliatrici, audaci, emancipate, moderne.
Classe 1862, Gustav Klimt ha rappresentato, nelle sue raffinatissime composizioni, l’apoteosi e la malinconica decadenza del secolare Impero Austroungarico: non a caso la sua morte, avvenuta nel 1918, coinciderà con la nascita della neo Repubblica austriaca dopo il Primo Conflitto Mondiale.
Conseguita a quattordici anni una Borsa di studio presso la Scuola di Arti e Mestieri di Vienna (scuole tecniche che l’alta borghesia finanziava), Klimt inizierà a ricevere commissioni pubbliche per decorare saloni, soffiitti, anticamere, scaloni monumentali, sipari, caffè di teatri, atenei, musei e di ville private. In questi ambienti frequentati nella Belle Epoque anche dalle mogli, sorelle e figlie di ricchi banchieri e magnati della colta società viennese, Klimt verrà a contatto con le sue muse ispiratrici sviluppando, da subito, una ginolatria, ossia un’esaltazione della donna considerata come l’Essere più vicino al regno naturale, la creatura primordiale che dà origine alla Vita, l’eterno ventre dove cui rifugiarsi in un periodo di profonde e repentine trasformazioni.
Abbandonato lo stile accademico, nel 1897 Klimt diventerà attivo protagonista del movimento della cosiddetta Secessione Viennese.
Ed è così che, grazie a numerose esposizioni e pubblicazioni delle rivista “Ver Sacrum” – importante il linguaggio pubblicitario! -, pittori, ebanisti, orafi, architetti, scultori, cesellatori, arredatori, sarti, fotografi porteranno a compimento l’idea romantica del “fare della propria vita un’opera d’Arte“. Nello stesso tempo, in gran parte d’Europa, l’arte entrerà a far parte della vita di tutti i giorni attraverso l’arredamento, l’abbigliamento, la decorazione urbana, la neo illuminazione elettrica, il mobilio, nonchè attarverso le composizioni musiclali di Strauss.
Mentre la neo psicanalisi con Freud e Jung riteneva che la donna fosse una novella strega del XXI secolo, una femme fatale che portasse l’uomo all’autodistruzione con i suoi incubi, le sue fobie ed angosce, Klimt esalterà la delicata sinuosità del corpo femminile utilizzando linee ondulate, facendo ricorso all’utilizzo della ieratica bidimensionalità, scegliendo il colore oro nelle sue tele; stesso oro che diventerà – assieme ad altri preziosi simboli appresi anche dalla cultura bizantina, nipponica e greca – quasi il suo marchio distintivo. Il nostro pittore viennese amerà tante donne che si sentivano protette nella sua villa alle porte di Vienna, ma Klimt, in punto di morte, vorrà avere solamente la sua prediletta, la sua amata Emilie Floge con cui aveva stretto anche un sodalizio artistico, dal momento che la donna era una affermata stilista per vari atelier.
Nei suoi capolavori la donna – protagonista indiscussa del proprio destino – verrà rappresentata con le sue ataviche pulsioni contraddittorie di amore e morte, di ricerca della libido e della sublimazione mistica: di pari passo si assisterà alle rivendicazioni emancipatorie dei primi movimenti femministi di inizio Novecento.
“Tutto ciò che c’è da sapere su di me è nei miei quadri“:con questa dichiarazione Gustav Klimt si congeda dal mondo, lasciandoci dei capolavori che possiamo ammirare sia alla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma (GNAM), sia nella mostra “Klimt – la Secessione e l’Italia” fino al 27 marzo 2022.
QUANDO-DOVE COME
- LUNEDI’ 14 febbraio durata dell avisita circa 1h e mezza
- appuntamento alle 10.30 in piazza Navona , davanti l’Ambasciata del Brasile , Piazza Navona n14
- prenotazioni tramite whatsapp 3387520819 oppure per email tiziaguidaroma@libero.it
- tkt di accesso €14.00 (UNDER 18 E OVER 65: €12.00. POSSESSORI MIC: €12.00)
- onorario guida comprensivo di noleggio auricolare monouso €15.00 a pax
- grp non superiore alle 24 unità
- esiibire super green pass
- utlizzo mascherine FFP2
- no metal detector
- no pet friendly
Sublime nella spiegazione e nel modo di porsi. Tiziana è piú di una semplice guida. È un’amica dell’arte. Io e Fabio abbiamo avuto modo di entrare a 360 gradi nella vita e nell’anima dell’artista come se fosse tra noi. Grazie Tiziana!
Tour molto bello ed interessante, con una guida impeccabile ed esaustiva. Farò molto volentieri altri tour con lei, è un’esperienza che assolutamente consiglio di fare!