Dopo la basilica di San Pietro in Vaticano, San Paolo fuori le mura è la seconda basilica più grande in Roma.

 

Fu l’imperatore Costantino – primo imperatore cristiano – a voler edificare tale basilica nel IV secolo, proprio sulla necropoli ostiense dove era stato sepolto l’apostolo Paolo di Tarso. Tale basilica patriarcale è dunque un’oasi preziosa di cultura grazie – solo per citare alcuni esempi – ai mosaici, al chiostro e candelabro cosmatesco, alla pinacoteca, al ciborio di Arnolfo di Cambio, alla zona archeologica riguardante il borgo medievale del IX secolo (Giovannipoli), alle tele, alla statuaria, al quadriportico che si possono ammirare in questo “secondo Vaticano”.

 

 

Rievocare la storia di San Paolo, in primis, è affascinante ed attuale. Ma…siamo sicuri che Paolo abbia mai incontrato Gesu’?  Di certo sappiamo che la sua lingua fu “tagliente come una spada” e i numerosi scritti che ci ha lasciato sono ancora affascinanti.

Memori della magistrale opera di Caravaggio, “Conversione di San Paolo” (Cappella Cerasi in Santa Maria del Popolo), vi racconterò la storia di questo cittadino romano – poliglotta e alfabetizzato – che si autoimpose un nome dall’infimo significato… .

E’ sempre un’emozione, poi, entrare nel quadriportico ed avvicinarsi ad una delle quattro Porte Sante; camminare nel silenzio e nella penombra delle navate maestose; toccare una delle 90 colonne monolitiche in granito; leggere l’iconografia dei mosaici nell’arco trionfale e nell’abside; ammirare i due altari in malachite donati dallo zar Nicola II; osservare i particolari nascosti nel ciborio di Arnolfo di Cambio (1240-1302); sostare nel roseto all’interno del chiostro cosmatesco.

La sensazione sarà come quella di essere sospesi nell’atemporalità dell’arte e della storia e – di certo – scopriremo delle meraviglie fuori dal contesto italiano di questa struttura gestira dai monaci benedettini.

 

 

E poi…., quanti romani e turisti conoscono la basilica di San Paolo come la “la basilica con le foto dei Papi“??? In effetti è impossibile dimenticare i 266 mosaici che raffigurano tutti i volti dei Pontefici – da San Pietro a Papa Francesco – della Santa Romana Chiesa.

 

 

Terminata la visita all’interno della basilica, usciremo nel chiostro, passando per la pinacoteca e terminando in un sito archeologico aperto al pubblico da pochi anni: i resti di Giovannipoli, un borgo costruito accanto alla basilica paleocristiana nel IX secolo, sia come roccaforte per difendersi dalle invasioni dei Saraceni, sia per dare ospitalità ai pellegrini che potevano giungere presso la via Ostiense.

 

 

La basilica di San Paolo fuori e mura può essere inserita nei miei seguenti tour:

https://touraroma.it/roma-in-48-ore/

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https://touraroma.it/family-tour/

https://touraroma.it/exclusive-tour/

   

        NOTE IMPORTANTI

  • Adesioni tramite email tizianaguidaroma@libero.ito WhatsApp (3387520819)
  • Quota di iscrizione €15.00 comprensivo di servizio guida e di noleggio degli auricolari.
  • Tutto il tour (non oltre 2h) verrà svolto applicando le normative anti-covid.Non richieste le mascherine facciali
  • Gruppo non superiore alle 35 unità.
  • La quota di iscrizione comprende anche la visita nel chiostro, pinacoteca e nuove scoperte archeologiche che si visiteranno al termine della visita della basilica
  • Barriere architettoniche presenti solo nel sito archeologico ipogeo.
  • no pet friendly.
  • Prevista “sosta tecnica” e al ristoro, nonchè possibilità di acquisti (bookshop con prodotti enogastronomici dei Trappisti).
  • Per raggiungere la Basilica di San Paolo: ci sono parcheggi pubblici lungo le strade antistanti, nonchè la fermata della Metropolitana linea B “San Paolo”.
  • App.to sabato 12 novembre ore 10.00 all’esterno della Basilica